Con la sentenza n. 130/23 depositata lo scorso 23 giugno, la Corte costituzionale riconosce che il differimento e la rateizzazione della corresponsione del trattamento di fine servizio ai dipendenti pubblici viola il diritto alla giusta retribuzione sancito dall’art. 36 Cost.. Spetta al legislatore individuare i mezzi e le modalità di attuazione di un intervento riformatore che tenga conto del rilevante impatto finanziario che il superamento del differimento comporta. Un intervento in tal senso non è però più differibile, dal momento che la stessa Corte aveva già invitato il legislatore a superare la normativa vigente con la sentenza 159/19.