La legge di bilancio 2018 (n.205/2017) continua sulla strada (inutilmente) seguita in questi anni per rilanciare l’occupazione: quella degli sgravi contributivi. I datori di lavoro che dal 1° gennaio 2018 assumono lavoratori con contratto a tempo indeterminato (cioè a tutele crescenti), beneficiano infatti, per un periodo massimo di 36 mesi, dell’esonero dal versamento del 50% dei contributi previdenziali, nel limite massimo di importo pari a 3.000 euro su base annua (commi dal 100 al 108 e comma 893). Stesso sgravio si applica, per un anno, alle aziende che convertono un contratto di apprendistato in lavoro stabile. Tra le altre (poche) novità, c’è il raddoppio del contributo ASpI per le aziende che ricorrono a licenziamenti collettivi.