Continua il tiro al bersaglio nei confronti della disciplina del licenziamento contenuta nel c.d. Jobs Act (d.lgs. 23/15), già più volte oggetto di dichiarazioni di incostituzionalità, al pari della precedente riforma dell’art.18 operata dalla legge “Fornero” (l. n. 92/12). Il Tribunale di Ravenna, con ordinanza del 27 settembre, solleva questione di costituzionalità dell’art. 3, comma 1 e 2, d.lgs. 23/15 che esclude la tutela reintegratoria in qualsiasi caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, denunciando l’irragionevolezza (sulla scia della precedente sent. 59/21, relativa all’art.18) e l’inadeguatezza di un simile regime di tutela (anche in relazione all’art.24 della Carta sociale europea), deteriore rispetto a quello garantito dal diritto civile ai creditori diversi dai lavoratore.