Licenziare chi compie venticinque anni si può: lo dice la Corte di giustizia salvando il lavoro intermittente

Pessime novità da Lussemburgo: con la sentenza Abercombrie del 19 luglio la Corte di giustizia fa salvo il lavoro intermittente (o a chiamata) (artt. 13-18, d.lgs.81/15), che permette di licenziare un lavoratore al compimento dei 25 anni. Per i giudici europei non c’è discriminazione per età perché il trattamento di sfavore per i giovani lavoratori è giustificato dal fine legittimo di creare nuova occupazione. Dimenticando che la nuova occupazione non c’è

Linee guida per il lavoro agile nelle PA

Pubblicata in GU la direttiva n.3/2017 del Presidente del CdM contenente le Linee guida sull’utilizzo del telelavoro e del c.d. lavoro agile nelle PA. L’obiettivo è permettere – entro tre anni – ad almeno il 10% dei dipendenti pubblici di utilizzare le nuove modalità spazio-temporali di svolgimento dell’attività lavorativa, senza che ciò comporti effetti pregiudizievoli sul piano del riconoscimento della professionalità e della progressione in carriera

E arrivò anche il Jobs Act del lavoro autonomo. Si tocca anche la subordinazione però

Dopo una lunga e complessa gestazione, ha visto finalmente la luce il c.d. Jobs Act sul lavoro autonomo, ovvero la legge 22 maggio 2017, n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”. La rubrica svela già come si tratti di un testo normativo che tocca anche la subordinazione, introducendo nuove regole sul lavoro da remoto (c.d. lavoro agile).

Riforma della Pubblica Amministrazione. L’ennesima

Con i decreti legislativi n. 74 e 75/2017 il Governo ha varato la Riforma della Pubblica Amministrazione – l’ennesima – introducendo modifiche alla cosiddetta Legge Brunetta (d.lgs. n. 150/2009) e al Testo Unico sul Pubblico Impiego (d.lgs. n. 165/2001).

Si dà così attuazione ad una delle tante deleghe contenute nella Legge Madia, l. n. 124/2015 in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Nasce il Reddito di Inclusione Sociale come strumento di lotta alla povertà: realtà o ennesima illusione?

Con 138 sì, 71 no e 21 astenuti, il Senato ha dato il via libera al disegno di legge delega per il contrasto alla povertà che introduce, tra le altre misure, il reddito di inclusione. Si tratta della Legge n. 33/2017, approvata lo scorso 15 marzo e rubricata appunto ‘Delega recante norme relative al contrasto della  povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema  degli interventi e dei servizi sociali’.