In vigore la direttiva UE 2023/970 finalizzata a rafforzare l’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro, o per un lavoro di pari valore, attraverso la trasparenza retributiva. Gli Stati devono adottare misure affinchè i datori pubblici e privati (e le parti sociali in sede di contrattazione) si dotino di sistemi di valutazione e classificazione professionale neutri sotto il profilo del genere che escludano qualsiasi discriminazione retributiva, diretta e indiretta, fondata sul sesso. Rafforzati i diritti di informazione e le tutele processuali: sotto questo profilo merita particolare attenzione la previsione che fa gravare sul datore l’onere di provare l’assenza della discriminazione.