Con la circolare n. 3 del 25 gennaio l’Ispettorato Nazionale del Lavoro fornisce importanti chiarimenti in merito all’applicazione dei contratti collettivi firmati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative. La loro applicazione infatti non solo permette di godere dei benefici normativi e contributivi esistenti e funge da parametro per il calcolo della contribuzione dovuta, ma condiziona anche la possibilità per il datore di integrare o derogare la disciplina delle tipologie contrattuali (come il contratto a termine o il lavoro intermittente) nei casi in cui tale facoltà è prevista dal d.lgs. 81/15. L’applicazione di un diverso contratto collettivo, in tali casi, può anche comportare la trasformazione in contratto di lavoro a tempo indeterminato.