L’Ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione, con ordinanza depositata il 29 novembre, ha respinto l’istanza di riesame presentata dalla CGIL finalizzata ad ottenere la fissazione di una nuova data per il referendum per l’abrogazione del lavoro occasionale (i nuovi voucher introdotti proprio per evitare il referendum). La Corte non ha accolto la ricostruzione degli istanti per la quale il nuovo regime previsto dall’art. 54-bis del D.L. 50/2017 riprodurrebbe nella sostanza quello precedente. Nel far ciò i Supremi giudici hanno però riconosciuto che il nuovo istituto ha recuperato il requisito dell’“occasionalità” dell’esigenza lavorativa, cioè può essere utilizzato solo per prestazioni lavorative svolte in minima entità e in contesti marginali, e non in sostituzione di “altre forme contrattuali già presenti nel panorama lavorativo”