Salomonico verdetto della Corte costituzionale, chiamata ad esprimersi in merito alla costituzionalità della disciplina del licenziamento nelle piccole imprese prevista dall’art. 9 del d.lgs. 23/15. Con la sentenza n. 183 depositata il 22 luglio, è stata infatti accolta l’eccezione di inammissibilità sollevata dall’Avvocatura dello Stato: una declaratoria di incostituzionalità avrebbe infatti imposto alla Corte di invadere le prerogative del legislatore, per la necessità di configurare una coerente e ragionevole disciplina della materia. Resta però il riconoscimento del carattere inadeguato dell’indennizzo previsto dal Jobs Act (indennità compresa tra 3 e 6 mesi di retribuzione), che la Corte si riserva di censurare in futuro se il legislatore non ottempererà all’invito a regolare organicamente la materia, nel rispetto dei principi costituzionali più volte enunciati nella sua recente giurisprudenza.