Diverse le novità in materia di lavoro contenute nella legge di bilancio 2022 (l. 30 dicembre 2022, n. 234). Le principali riguardano gli ammortizzatori sociali (art.1, commi 191-222), dei quali si è inteso ampliare l’ambito di applicazione e la durata; tra queste, la riduzione dell’anzianità minima per accedere alle integrazioni salariali (da 90 a 30 giorni), l’estensione del trattamento ai lavoratori a domicilio ed agli apprendisti, la fine del divieto di svolgere attività lavorative durante la percezione del trattamento, l’estensione della CIGS a tutti i datori con più di 15 dipendenti, l’estensione della causale della riorganizzazione aziendale a fronte di programmi finalizzati a realizzare processi di transizione, l’estensione della NASPI agli operai agricoli, l’aumento dell’importo e della durata della DIS-COLL.
Tra le altre novità, giro di vite sui tirocini extracurriculari, per i quali governo e conferenza permanente dovranno definire nuove linee guida al fine di contrastare gli abusi nel loro utilizzo (commi 720-726) e nuove agevolazioni contributive di sostegno all’occupazione ed a favore della maternità (comma 137). Riformata anche la disciplina del reddito di cittadinanza, con aggravamento degli oneri di attivazione per il beneficiario.