E’ stata approvata la legge delega n. 46 del 1° aprile 2021 con la quale viene prevista l’attivazione dell’assegno unico e universale, destinato a sostituire i benefici esistenti per i nuclei familiari con figli a carico (ANF, assegno di maternità e assegno per il nucleo familiare dei Comuni). Il futuro assegno si baserà sui principi di universalità e progressività, vale a dire che sarà erogato sulla base dell’effettivo stato di bisogno dei beneficiari, accertato attraverso l’ISEE.
L’assegno sarà finanziato dal neo-istituito “Fondo assegno universale e servizi alla famiglia”, nonché dalle risorse derivanti dall’abrogazione delle misure esistenti. Non è al momento possibile calcolare l’importo delle prestazioni, che dipenderà dalla declinazione dei criteri di legge da parte della decretazione attuativa. I primi studi prognostici sul possibile impatto della riforma prevedono però che (considerando le risorse impegnate) tra il 20 e il 30% dei beneficiari dell’assegno unico riceveranno una prestazione di importo ridotto rispetto a quella garantita dal regime vigente; ciò a fronte di una ampliamente del numero dei beneficiari. Certamente beneficeranno del varo della nuova misura i datori di lavoro, sollevati dall’onere di contribuzione per gli ANF fino ad oggi a loro carico.