In attesa del varo del c.d. reddito di cittadinanza e della riforma delle pensioni, la legge di bilancio 2019 (n. 145/2018) prevede poche novità in materia di lavoro. Tra queste l’aumento a 5 giorni del congedo obbligatorio per il padre da fruire entro i 5 mesi dalla nascita del figlio e la previsione di un giorno di congedo facoltativo in sostituzione al periodo di astensione obbligatoria spettante alla madre; la possibilità di godere dei 5 mesi di congedo obbligatorio di maternità dopo il parto; la priorità per l’accesso allo smart-working per le lavoratrici nei primi 3 mesi successivi al congedo obbligatorio; l’esenzione dai nuovi limiti per le assunzioni a termine per le Università e gli enti di ricerca pubblici e privati; lo sgravio contributivo per l’assunzione dei laureati con lode o titolari di dottorato. Le misure più controversie in materia previdenziale, in primis la rimodulazione dei meccanismi di rivalutazione delle pensioni per i prossimi 3 anni (perequazione automatica), con riduzione degli indici per pensioni di importo superiore ai 1522 euro.